L’incontinenza fecale è un disturbo altamente impattante sulla qualità di vita quotidiana che consiste nel non avere il controllo totale sul proprio corpo e in particolar modo sullo sfintere; il che può portare alla perdita accidentale di masse e liquidi fecali dal tratto terminale dell’intestino.
La scienza medica ha appurato che molto diverse tra loro sono le ragioni alla base di questo subdolo tipo di incontinenza: ad esempio in caso di di diarrea e stitichezza croniche può comparire il disturbo, ma anche per via di lesioni o patologie a livello del sistema nervoso. Nelle donne la causa numero uno di incontinenza anale è legata ai postumi del parto, e in particolar modo ai possibili danni al pavimento pelvico, mentre nelle fasce di età avanzate sono la compromissione del tono muscolare e le malattie neurodegenerative a essere i principali responsabili.
Tante dunque sono le cause che possono far comparire i sintomi dell’incontinenza anale, ma solo uno è il rimedio definitivo e risolutivo a cui è bene affidarsi: la chirurgia e, in particolar modo, il THD Gatekeeper ovvero un metodo di recente concezione che pone rimedio al problema a fronte di impatti estremamente ridotti sul paziente.
THD Gatekeeper consente il rapido ritorno a condizioni di vita normali anche nei pazienti meno giovani e non in piena salute, dal momento che l’intervento è mininvasivo. Questa moderna tecnica chirurgica è disponibile presso ospedali pubblici di tutta Italia ed è riconosciuta dal servizio sanitario nazionale.
20/04/2016 - Categoria: Salute e Benessere - Da: ZenzCom - 113 letture
|