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Chimico-Farmaceutico: ecco aumenti e novità dell’intesa sul contratto


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Chimico-Farmaceutico: ecco aumenti e novità dell’intesa sul contratto

“Bene il rinnovo sui chimici”. “Un buon accordo apripista”. “Ben fatto”. Così Carmelo Barbagallo, Annamaria Furlan e Susanna Camusso, leader di Uil, Cisl e Cgil, hanno commentato la sigla dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto 2016-2018 del settore chimico-farmaceutico.

L’ACCORDO

L’intesa, raggiunta da Federchimica e Farmindustria e i sindacati di categoria (Filctem, Femca, Uiltec) prevede un aumento complessivo di 100 euro e un aumento medio sui minimi di 90 euro, distribuito in tre tranche: la prima di 40 euro dal 1 gennaio 2017; la seconda di 35 euro dal primo gennaio 2018 e la terza di 15 euro dal 1 dicembre 2018.

LE PAROLE DI BARBAGALLO, FURLAN E CAMUSSO

“Noi abbiamo tifato perché questo contratto si firmasse – ha sottolineato Barbagallo – perché da gennaio diciamo che il 2015 doveva essere l’anno dei contratti. Abbiamo firmato quello dei bancari e ora quello dei chimici. Per buona pace dei falchi di Confindustria che devono farsene una ragione. Stiano sereni: o fanno i contratti o avranno qualche problema”. Anche per Furlan si tratta di un buon accordo: “Non solo dal punto di vista economico e per la qualità che esprime, dato che rafforza la contrattazione di secondo livello e la partecipazione su investimenti e strategie aziendali. Ma è un contratto apripista per un’innovazione davvero importante”. Sulla stessa linea, Camusso: “E’ l’esemplificazione migliore della capacità del sindacato di dare risposte positive ai problemi di tutela salariale, di professionalità del lavoro e di competitività delle imprese”.

LE INNOVAZIONI

E’ la vera novità dell’accordo è la verifica annuale dei minimi agli eventuali scostamenti rispetto all’inflazione: a partire dal 2017, nel giugno di ogni anno, si riscontrerà lo scostamento di inflazione relativo all’anno precedente tra il consuntivo Istat e la previsione utilizzata in fase di rinnovo.

LE RELAZIONI INDUSTRIALI

Dal testo dell’intesa (che riguarda più di 171.000 addetti in quasi 3000 imprese, il 90% delle quali piccole e medie) risultano relazioni industriali partecipative e di indirizzo, soprattutto, per l’estensione della contrattazione di secondo livello a cui dare più responsabilità, maggiori compiti, molteplici strumenti. Consolidati e migliorati gli Osservatori aziendali affinché possano occuparsi di politiche degli investimenti, progetti di sviluppo e complessive dinamiche salariali.

CHE SUCCEDE NEL SECONDO LIVELLO

Proprio in merito alla contrattazione di secondo livello, le parti hanno ritenuto utile il rafforzamento, l’estensione e qualificazione attraverso un rinnovamento della normativa del contratto. Infatti, a livello nazionale è stato cancellato il premio di presenza, le cui disponibilità economiche verranno messe a disposizione della contrattazione di secondo livello. In tutte quelle imprese in cui non si fa contrattazione aziendale, una quota parte del premio di presenza verrà messa a disposizione per implementare la quota perequativa.

WELFARE E DINTORNI

Per quanto concerne la parte del welfare, oltre a proseguire nel rafforzamento della previdenza e della sanità integrative, l’ipotesi di accordo prevede anche la trasformazione della festività della Pasqua (1/25 della retribuzione mensile) in contribuzione aggiuntiva per il welfare contrattuale, con una equivalente erogazione da parte aziendale: +0,25% (8 euro) su “Fonchim” (previdenza integrativa) e 2 euro in più per la prestazione del turno notturno. Sui provvedimenti disciplinari, è confermato il sistema di tutele previste dal contratto in materia di
progressività e proporzionalità delle sanzioni. Sul controllo a distanza, invece, le parti hanno convenuto che i lavoratori devono essere preventivamente informati sulle modalità di utilizzo degli strumenti (smartphone, tablet, computer).

LA PARTE SULLA FORMAZIONE

Potenziata la formazione continua e il ruolo dell’Obc, l’organismo bilaterale per la formazione chimica. Rafforzata la figura del delegato alla formazione per programmare e indirizzare piani di formazione continua da sviluppare in azienda. Aumentate anche le ore per la formazione e l’aggiornamento annuo degli Rlssa (rappresentanti dei lavoratori su salute sicurezza e ambiente).

I PRIMI COMMENTI

Grande soddisfazione per il risultato conseguito espressa dai tre segretari generali di categoria: Emilio Miceli (Filctem-Cgil), Angelo Colombini (Femca-Cisl), Paolo Pirani(Uiltec-Uil). “Abbiamo accettato e vinto la scommessa – rilevano all’unisono i tre- di fare il contratto in tempi brevi. Un segnale di responsabilità, oltremodo utile per riaprire il tavolo confederale e gli altri tavoli di categoria, che i sindacati e le imprese chimiche e farmaceutiche offrono al paese; una concreta risposta in difesa del reddito dei lavoratori del settore, del welfare contrattuale, della prestazione lavorativa proprio in un comparto che ha saputo dare risposte innovative anche attraverso il rinnovo contrattuale”.

IL GIUDIZIO DI FEDERCHIMICA

Secondo Federchimica ”con questo rinnovo le parti si sono impegnate a rendere il contratto collettivo nazionale di lavoro sempre più uno strumento moderno e flessibile. E anche idoneo a incentivare una contrattazione di secondo livello che colga le esigenze e le specificità aziendali”.

LA PROSPETTIVA

I sindacati hanno fatto sapere che l’ipotesi di accordo siglata sarà sottoposta all’approvazione delle assemblee dei lavoratori che termineranno entro il prossimo mese. Da: formichenet

16/10/2015 – Categoria: Farmindustria – Da: Sh@wn – 483 letture

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